Umorismo di dubbio gusto, il Giappone si offende

La vignetta dell'Herald Tribune contestata.  

Il Giappone protesta per il 'cattivo gusto' di una vignetta 'sul nucleare' dell'International Herald Tribune, l'autorevole testata del gruppo New York Times, nel giorno in cui Tokyo annuncia misure da 34 miliardi di euro per ricostruire le aree colpite dal sisma/tsunami dell'11 marzo e l' estensione dell'evacuazione ad altre cinque citta' e zone oltre il raggio di 20 km dalla centrale di Fukushima, la 'no-entry zone'.
Il consolato nipponico a New York ha criticato la vignetta (del disegnatore Luojie del quotidiano in lingua inglese China Daily), in cui una dubbiosa Biancaneve valuta con una lente d' ingrandimento una mela offertale dalla strega cui chiede "aspetta un attimo, vieni dal Giappone?", tenendo in mano un quotidiano con il titolo 'radiazioni nucleari in Giappone'.
Uno humour, secondo la protesta, che puo' sollevare "ansie infondate" sulla sicurezza dei prodotti alimentari del Sol Levante che, invece, "sono controllati adeguatamente sia all'origine sia dalle autorità statunitensi". Un episodio che conferma l'estrema sensibilità di Tokyo, nel pieno degli sforzi per riavviare la ricostruzione e riportare sotto controllo la crisi della centrale di Fukushima. Il governo ha approvato oggi lo schema dell'extra budget da 4.015 miliardi di yen (circa 34 miliardi di euro) per la ricostruzione post sisma/tsunami dell'11 marzo, senza emettere - almeno per ora - titoli di Stato, a fronte di danni complessivi stimati al rialzo in 310 miliardi di euro.
Il premier Naoto Kan, nell'annunciare l'esame da parte del parlamento già dalla prossima settimana, ha rilevato che le misure includono, tra l'altro, la costruzione di alloggi temporanei ("almeno 30.000 entro fine maggio"), la riparazione delle infrastrutture e la concessione di prestiti a interessi simbolici per le pmi.
Il capo di gabinetto Yukio Edano ha spiegato che i residenti di Katsurao, Namie e Iitate (dove di recente s'e' suicidato un uomo di 102 anni terrorizzato dall'idea di dover lasciare la propria casa) e parte di quelli di Kawamata e Minamisoma, tutte nella prefettura di Fukushima, devono lasciare le abitazioni al pi- tardi verso fine maggio.
Questo per i timori di possibile accumulo "di radioattività oltre i 20 millisievert nel corso di un anno": l'Agenzia internazionale dell'energia atomica (Iaea) ha raccomandato un range di 20-100 millisievert, ma solo nei casi di emergenza. Per altre 5 municipalità, c'e' l'ordine di "essere pronti" all'evacuazione in qualsiasi momento. Intanto, la prefettura di Fukushima, ha detto il governatore Yuhei Sato al numero uno della Tepco, Masataka Shimizu, "non permetterà la riapertura" della centrale nucleare.
Venuto a presentare le scuse a nome dell'azienda per le gravi conseguenze della crisi, Shimizu ha visitato per la prima volta il centro di accoglienza di Koriyama, a 50 km dall'impianto, raccogliendo una "netta ma composta protesta" da parte degli evacuati, hanno riferito in serata i media nipponici.
Muri sotterranei intorno ai reattoriIl gestore della centrale nucleare di Fukushima colpita dal sisma e dallo tsunami nel Giappone nord-orientale, Tepco, sta pensando di costruire muri sotterranei attorno ai reattori danneggiati per evitare che l'acqua contaniata si diffonda nella natura.
Lo afferma la tv Asahi. Per raggiungere un suolo impermeabile, i lavoratori della centrale di Fukushima 1, circa 250 chilometri a nord-est di Tokyo, dovrebbero scavare fino a 15 metri di profondita' per costruire i muri, ha precisato oggi l'emittente.

 

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