Mille gru per il Giappone e haiku, gli studenti romani: «Nippon Ganbare»

Cerimonia in Campidoglio ricorda le vittime del sisma: centinaia di ragazzi con gli origami. L'assessore De Palo: siamo un'unica grande famiglia umana

Danze giapponesi (Jpeg)ROMA - «Nippon Ganbare!», ovvero «Coraggio Giappone!». Scandita da questo slogan, pronunciato ad alta voce da 700 bambini, si è svolta mercoledì mattina in piazza del Campidoglio la cerimonia «Coraggio Giappone - La cerimonia delle mille gru da Sadako allo tsunami», un evento organizzato dall'assessorato all'Educazione di Roma Capitale come tappa conclusiva del «Viaggio della memoria in Giappone» del 2010, ma che dopo lo tsunami è servito anche a ricordare le vittime della tragedia.

La festa in Campidoglio (Jpeg)
STUDENTI E TRADIZIONE GIAPPONESE - In piazza, assieme al sindaco di Roma, Gianni Alemanno, all'assessore Gianluigi De Palo e al consigliere dell'ambasciata del Giappone, Seiichiro Takahashi, c'erano centinaia di giovanissimi studenti in rappresentanza di 13 scuole romane. Sul palco, a rappresentare danze classiche nipponiche in costume storico, sono invece saliti i bambini della scuola Giapponese di Roma. Alcuni studenti del liceo Mameli, poi, hanno anche interpretato gli Haiku, la tradizionale forma poetica del Sol Levante. La mattinata si è chiusa, infine, con due canti in giapponese, l'Hara ga kita ed il Mushi no koe e con la consegna delle collane di gru, animale simbolo degli origami giapponesi, realizzate dai bambini italiani all'ambasciata Giapponese. L'iniziativa si pone come evento conclusivo del viaggio della memoria a Hiroshima e Tokyo effettuato l'anno scorso e quindi come scambio culturale tra i ragazzi di Italia e Giappone.

 

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