Kodo': One Heart Tour 2012



La formazione nasce nel lontano 1971, sull’isola di Sado, per iniziativa di un gruppo di giovani desiderosi di studiare e promuovere con rigore la musica tradizionale giapponese. 

Il taiko, ovvero il tamburo giapponese, è lo strumento eletto fin da subito a fulcro centrale del gruppo. Percussione di diversi formati e dimensioni il taiko ha raccolto e raccoglie in sé il destino dei fondatori condividendo con ogni singolo componente il ruolo di protagonista del palcoscenico. 

Percuotere le pelli tese dei tamburi non si limitava a produrre un suono o un ritmo, ma si traduceva in una attività corporea energica e concentrata, una danza faticosa e cadenzata finalizzata al contatto fisico con lo strumento e capace di un ventaglio di sfumature sorprendenti, un insieme di vibrazioni dense e profonde fino alle radici del suono. 

A dieci anni dalla prima formazione, ospiti del Festival di Berlino, il gruppo si diede il nome di Kodò il cui doppio significato riassume il carattere e l’obiettivo ultimo dell’ensemble. 
In giapponese la parola Kodò può indicare in primo luogo il battito del cuore, la fonte primaria di ogni ritmo. Si dice che il suono del grande taiko assomigli al battito del cuore che si può ascoltare nel grembo materno, il ritmo profondo e tonante che sa cullare ogni bambino. 

Letta in altra maniera la parola Kodò può significare anche giovane percussionista, un riflesso del desiderio del gruppo di suonare i propri strumenti con la semplicità del cuore di un bambino. 
Dagli anni Ottanta il gruppo Kodò è ambasciatore nel mondo di quella cultura cui ha dedicato la propria storia: ogni appuntamento è un evento unico e sensazionale. I Kodò mirano ad andare oltre la conservazione di un patrimonio antico, verso la creazione di una nuova tradizione vivente ispirata al passato ma le cui energie intellettuali e fisiche parlino già di futuro. 

Oggi Kodo', dopo oltre 3000 performance nei cinque continenti, vanta collaborazioni con musicisti di diversa estrazione su scala internazionale: da compositori contemporanei a jazzisti, da orchestre sinfoniche a interpreti della world music.

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