Gamaguchi: portamonte a bocca di rana


Sono trascorsi ormai diversi viaggi, ma ancora mi stupisco dei nomi che i giapponesi danno alle cose. In particolare mi ricordo la prima volta che in un negozietto nei pressi di Gion, a Kyoto, ci fermammo incantati davanti a una vetrina di portamonete e borsette. Tutti si chiamavano "gamaguchi".

Questo suono affascinante, mi avrebbe fatto immaginare di tutto tranne che significasse "bocca di rana". Si, perch' la chiusura a clip aperta, assomiglia alla bocca della rana, e la forma dell'oggetto richiama l'animaletto appoggiato ad uno stagno in attesa di acchiappare qualche insetto prelibato.
Il richiamo alla natura è sempre presente; a volte piu' riconoscibile, secondo la nostra cultura occidentale, altre volte, invece, diventa un po' piu' arduo immaginare con la mente di un giapponese.
Ad ogni modo, non potevamo che comprare un po' di questi gamaguchi, dai portamonete piu' piccoli, a quelli un bel po' piu' grandi da formare vere e proprie borse.
In genere sono realizzati in seta chirimen, una seta ritorta tipica della zona di tango, vicina a Kanazawa. ma ne esistono anche versioni in cotone.

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