ANTICHI RIMEDI PER SCONFIGGERE L'AFA ESTIVA...
Passeggiando d'estate per le vie di Kyoto, e non solo, non scambiate questa insegna per un pronto soccorso quando il caldo vi attanaglia, ma rifugiatevi nei negozi che la espongono e chiedete una "Kakigori": la granita giapponese. Il kanji raffigurato significa infatti letteralmente ghiaccio. Abitualmente raffigurato su uno sfondo d'acqua richiama alla mente un'idea di refrigerio. La Kakigori è infatti un dolce rinfrescante, una sorta di granita composta da ghiaccio finemente grattuggiato, sino a renderlo di una consistenza simile ai fiocchi di neve. 
La ricetta più antica prevede l'utilizzo di sciroppo al tè matcha accompagnato dagli inconfondibili e gommosi mochi di riso chiamati "dango", pasta "Ogura" di fagioli rossi azuki conditi da matcha in polvere e/o latte condensato. Già nell'epoca Heian jidai (794 - 1185) e nel romanzo "le note del guanciale" di 清少納言 Sei Shonagon, si parla di un ghiaccio finissimo raschiato a mano tramite lama con l'aggiunta di sciroppi e succhi vegetali. 
Rimasto per molto tempo dessert solo per nobili, bisogna attendere il 1869 per avere la prima notizia di un negozio che offriva al pubblico il delizioso ghiaccio tritato (Prefettura di Kanagawa Yokohama Machida). Ogni estate in cui ci rechiamo in Giappone, quando non andiamo a primavera, possiamo finalmente concederci questa prelibatezza inconsueta. La mia preferita, la servono a Kanazawa da "Nodayatea" dove potete provare anche le alternative più moderne come la variante allo yuzu.
Se poi, ancora non siete soddisfatti e rifrescati a sufficienza, o non amate il dolce, potete optare per un 
Avete indovinato di cosa si tratta? Di un Cetriolo giapponese in salamoia; da provare assolutamente, anche solo per dire che non vi piace....i suoi sali minerali sono più efficaci di un integratore vitaminico.
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