FUSHIMI-INARI QUANDO LA VOLPE SI FA AMICA!


TRA SUGGESTIONE E FIABA



Non si può negare che il Giappone sia ricco di luoghi suggestivi. Uno dei nostri preferiti è sicuramente il santuario scintoista Fushimi Inari, dedicato al dio Inari del riso e dell’agricoltura. È uno dei luoghi in grado di colpire dritto al cuore e per lo stupore, di lasciarti del tutto a bocca aperta. Inari, che viene considerato oggi anche come il dio protettore dei commerci è senza dubbio il più visitato e il più amato dai fedeli, e anche da noi. Personalmente ho sempre i brividi quando mi trovo nel bel mezzo del percorso...

Se volete fare una gita da Kyoto, preferibilmente non in estate, per via del caldo, (nostra opinione) potete prendere un treno dalla stazione di Kyoto o lungo le fermate adiacenti il fiume Kamogawa (sanjo, gion, shijo..) tramite la linea JR Nara e raggiungere Inari in 10 minuti. Nell’immaginario di molte persone, la lunga strada con i torii (porte) rossi ricorda la copertina di qualche libro, oppure una famosa scena del film “Memorie di una Geisha” dove Sayuri corre con il suo kimono e i geta di legno sotto questa distesa di un rosso vermiglio. Infatti a decretare il successo del santuario non è solo la bellezza degli edifici, ma proprio questi torii rossi. I portali del santuario sono stati tutti donati dai fedeli sui quali e annotata la data e il nome del donatore, ovviamente solo in lingua giapponese.

Passare sotto ai torii lungo un percorso di 4 kilometri, anche se un po’ con l’affanno, è davvero un’esperienza suggestiva. Ogni volta che ci avventuriamo in questo bosco, il tempo sembra fermarsi, la luce naturale e il cielo stentano a vedersi e i sentieri si trasformano in luoghi protetti. Li capisci che nulla succederà fino a quando non avrai terminato la strada. Qui, è facile pensare e meditare su te stesso, sulla vita, sul passato e il futuro. Trovare quella pace e quella spiritualità che solo un luogo mistico come questo può emanare. Tra le innumerevoli statue onnipresenti raffiguranti la volpe non rischi di perderti se non con la mente e immaginare l'idea si un animale sacro considerato il messaggero del dio Inari. In alcune raffigurazioni le volpi tengono tra le loro fauci una chiave, quella del granaio.


Se le forze non vi abbandonano, dopo due ore circa, a 233 metri sopra al livello del mare si arriva in cima. Non vi nego che io, pigro come sono non disdegno numerose pause per scovare bancarelle che vendono oggetti sacri per fermarsi a riposare. Oltre a riposare è possibile assaggiare la famosa Kitsune-udon detta la zuppa della volpe e si narra che sarebbe proprio questo il piatto preferito dei messaggeri del dio Inari. Spaghetti udon in brodo arricchito con pezzi di tofu fritto. Si tratta di una leccornia che non potete assolutamente non assaggiare. Aiuta anche a riprendere la carica...

Il santuario non ha giorni di chiusura, avrete quindi la possibilità di visitarlo in ogni periodo dell’anno. La presenza di una fitta vegetazione che offre ombra durante tutta la giornata permette di visitare il santuario anche in estate, noi come già detto preferiamo la primavera.

I più coraggiosi possono avventurarsi anche di sera, dove troveranno lampioni e lanterne ad illuminare i sentieri. Anche se di sera è sicuramente un’esperienza molto suggestiva, è meglio iniziare un po’ prima del tramonto, in modo da godere delle bellezze del panorama che altrimenti al buio non si vedrebbero. Mentre le scimmie vi vedono benessimo!

Se invece non potete andare né d’estate ne a primavera, a Gennaio il santuario si anima per celebrare l’hatsumode, dove i fedeli sono soliti visitare il santuario per pregare e chiedere prosperità per l’anno appena iniziato.

A primavera, esattamente l’8 di aprile, si festeggia invece il Sangyō-sai festival durante il quale i fedeli fanno offerte al dio Inari e danzano con la speranza di garantire all’economia del Paese, basata infatti proprio sul riso e sui commerci, la prosperità.




Non dimenticate di acquistare un piccolo torii su cui scrivere una preghiera o un semplice desiderio. Il torii viene poi appeso all’ingresso del santuario con la speranza che il dio Inari esaudisca i desideri. Nulla vieta però ovviamente di portarlo a casa con sé come ricordo! Ma attenzione alla tradizione: la Volpe veglia su di Voi...

Dade san e Pata san





Fushimi-inari:

giorni di apertura: sempre aperto anche nei festivi
orari: tutto il giorno (meglio non di notte)

dove si trova: mappa
Informazioni: Web site

come arrivarci: 

1) dalla stazione di Kyoto prendere la JR Nara Line scendere a Inari (2° fermata - 5 minuti) 150 yen (1 euro circa)

2) dalla Keihan Main Line sul kamogawa 10 minuti scendere alla stazione Fushimi-inari

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