MA CHE BELLO DORMIRE IN SHINKANSEN!



I TRENI PROIETTILE

SFATIAMO UN MITO
Tutti ormai conoscono i treni giapponesi con il termine “Shinkansen” (新幹線). In realtà la traduzione del termine shinkansen significa letteralmente: “la rete ferroviaria giapponese di treni ad alta velocità” sulla quale viaggiano i cosiddetti "Treni proiettile" che in giapponese sarebbero “dangan ressha”. Ma per comodità ci adeguiamo al volere comune, e li chiameremo shinkansen. 



La line è nata nell'aprile 1959 con la costruzione del tratto tra Tokyo e Osaka, la ormai famosa linea Tōkaidō.


LA VITA DI UNO SHINKANSEN

Lo shinkansen arriva in stazione ancora come un proiettile, e anche quando hai perso le speranze e credi che non si fermerà pensando che non sia il tuo treno, ad un certo punto si arresta e si ferma esattamente li, dove indicato sul pavimento della banchina sulla quale sono segnati gli ideogrammi e i numeri dei vagoni, in funzione della tipologia di treno. Ciò permette ai passeggeri di attendere in modo ordinato l'arrivo del treno. Gli stranieri li riconosci dal fatto che non rispettano tendenzialmente la fila. 

Quando fai per salire sul treno hai già controllato sul biglietto tutte le informazioni necessarie; in mezzo agli ideogrammi puoi trovare il nome del treno, il numero di carrozza e il numero di posto a sedere, allora ti accorgi quanto la banchina sia a filo della soglia del treno. Con una distanza molto ridotta oltre ad evitare all’imbranato di turno di inserire il piede nel buco, aiuta con i bagagli nelle operazioni di entrata e uscita rendendole molto rapide e sicure. 


Anche se in realtà i giapponesi hanno l'abitudine di viaggiare leggeri, cioè di spedire a parte i bagagli ingombranti (solitamente gli unici che trasportano valige voluminose sono gli occidentali). Lo shinkansen arriva quando deve arrivare, non conosce ritardo ma solo una puntualità maniacale. Si stimano ritardi medi inferiori ai dieci secondi e un sistema di avvisi comunica quanti minuti e secondi mancano all'arrivo del treno indicando anche quanti metri il treno deve ancora percorrere prima di fermarsi. 



LA VITA ALL’INTERNO DI UNO SHINKANSEN




Appena entrati, ti accorgi subito di essere in un posto perfettamente accogliente, pulizia assoluta, sedili orientati sempre in direzione della destinazione (grazie alla semplice trovata di averli resi girevoli, anche da parte dei viaggiatori), gentilezza estrema degli addetti al controllo dei biglietti (sempre con i tradizionali guanti bianchi), vagoni speciali con aria condizionata meno fredda per persone particolarmente delicate. All'interno di ogni vagone c'è uno schermo che preannuncia le fermate e, alle stazioni, il nome della città è scritto sia in caratteri ideografici che fonetici per facilitare la comprensione. La sicurezza è elevatissima e gli incidenti sono molto rari.


LA PULIZIA E’ UN’OSSESSIONE

Se vi capita di prendere un treno in una stazione che fa da capolinea, preparate i telefonini per filmare una scena mitologica che per la cultura italiana sarebbe inimmaginabile. Ad ogni porta del treno, infatti, si posiziona una donna in divisa rosa, con berretto in tinta con la divisa e fiorellini bianchi ricamati.

Ogni cinque donne c'è un uomo in divisa blu con il carrellino di supporto alle pulizie, sono ordinati ed addrestrati come un esercito di combattenti e si muovono all'unisono, appena il treno si ferma sono pronti ad inchinarsi ad ogni passeggero che scende, mostrando agli occhi di chi osserva, una armoniosa danza.

Una volta saliti sul treno chiudono l’accesso con un cordone e da fuori si riesce ad osservare dai finestrini in quanta velocità surreale e in un ordine da manuale di strategia militare, cambiano tutti i teli poggiatesta, spazzolano tutti i sedili di velluto e rimuovono la polvere da ogni angolo in cui possa annidarsi.
E' un azione cosi precisa e veloce da lasciarci sconcertati, con la rapidità con cui sono apparsi e sono saliti sul treno, ridiscendono, si inchinano e spariscono.


A TUTTO GAS

La velocità massima dei modelli più recenti (serie 500 e 700) è in linea con quella del TGV francese, dell'ETR 500-TAV italiano, dell'AVE spagnolo e dell'ICE-3tedesco, ma è previsto l'innalzamento della velocità massima a 360 km/h con l'introduzione del nuovo Shinkansen Fastech360.
Tecnicamente le velocità massime potrebbero essere maggiori ma a causa delle sollecitazioni che potrebbero derivare ai passeggeri a causa delle vibrazioni, del rumore o dalle accelerazioni e decelerazioni troppo violente, non superano questi livelli.

Lo Shinkansen 500 Nozomi è attualmente il detentore del record di velocità media su linea con una velocità commerciale calcolata in 262 km/h. La velocità massima rilevata è pari a 443 km/h.

Le classi di viaggio sono due: green, ovvero la prima classe e standard. A volte non ne percepisco la differenza se non in un sedile leggermente più largo. Dopo essersi accomodati sul proprio sedile e sistemato i bagli negli appositi spazi (ricordate di viaggiare sempre con valigie non voluminose) arriva il controllore che non commetterà mai l'errore di controllare il biglietto più volte alla stessa persona, perchè nella società moderna giapponese esistono sistemi in grado di memorizzare uno schema dei posti già controllati, cosa che da noi in Italia risulta troppo difficile.




Una cosa molto curiosa è l'esistenza di una carrozza chiamata Silence Car dove bisogna viaggiare in silenzio per non disturbare le persone e dove non vengono nemmeno trasmessi gli annunci relativi alle fermate. Non fa per noi che siamo abituati a dormicchiare…rischiamo di non scendere come già capitato.


A CENA E POI TUTTI A NANNA


Molto diffusa tra i viaggiatori è l'abitudine di portare con sé in viaggio uno spuntino confezionato, detto “obento” cioé "vassoio" per noi milanesi chiamato la “schiscetta”. 
In realtà si tratta di scatole simili per forma a quelle dei cioccolatini, suddivise all'interno in vari scompartimenti ognuno dei quali contiene una piccola pietanza. 

Noi ne siamo degli affezionati e preferiamo quelli della stazione di Shinagawa. Prima di partire per Kyoto ci riforniamo di ogni bontà che possiamo trovare allo shop Ecute situato in galleria poco prima dei binari. Ma non disperate, li trovate anche sulla banchina e addirittura sui treni. In fondo: non c’è viaggio senza bento. 


Immancabilmente dopo mangiato scatta il pisolino, e ci svegliamo ogni volta che abbiamo appena superato Nagoya, dopo esser stati cullati per circa due ore, prima di scendere a Kyoto, quando un jingle ormai famigliare, annuncia la nostra destinazione: “Mamonaku, Kyoto desu!” Presto saremo a Kyoto! ...










Linee principali

 Tokaido Shinkansen (Tokyo-Osaka)
 Sanyo Shinkansen (Osaka-Hakata)
 Tohoku Shinkansen (Tokyo-Hachinohe)
 Joetsu Shinkansen (Omiya-Niigata)
 Hokuriku Shinkansen o Nagano Shinkansen (Takasaki-Nagano)
 Kyushu Shinkansen (Yatsushiro-Kagoshima) 

info: sito web

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