Hanami: voglia di primavera

Hanami


Hanami (花見, "osservazione dei fiori") è l'usanza tradizionale giapponese di godere della bellezza transitoria dei fiori. 
Dalla fine di marzo all'inizio di maggio, i ciliegi fioriscono in tutto il Giappone, La previsione dei fiori ( 前線sakura- zensen ) " fronte dei fiori di ciliegio " è annunciata ogni anno dall'ufficio meteorologico ed è seguito attentamente da coloro che progettano gite e viaggi poiché i fiori durano solo una settimana o due. Nel Giappone moderno, l' hanami consiste principalmente in una festa all'aperto sotto il sakura durante il giorno o la notte. Hanami notturno prende il nome di yozakura ( 夜 桜 ) "notte sakura".
Il senso più profondo di Hanami è associato alla caducità della vita e alla transitorietà delle cose. La fioritura dei ciliegi è uno spettacolo bellissimo ma destinato a durare poco, proprio quando ha raggiunto il suo culmine,come la vita, meravigliosa ma effimera, come la bellezza, anch'essa destinata a sfiorire. Per questo, la contemplazione dei fiori è spesso accompagnata da una vena di gioiosa e melanconica mestizia, dalla presa di coscienza che ogni cosa, anche la più bella, è destinata a finire. In giapponese questo concetto si riassume con l'espressione“mono no aware”, traducibile con "sentimento delle cose" o "pathos".Si tratta di un concetto profondo influenzato dall'accettazione del fluire implacabile delle cose e dal senso di impermanenza. 

Il fiore di Sakura è stato associato anche alla figura del samurai, la cui vita era intrinsecamente fragile, in quanto la loro anima poteva essere strappata via dal corpo in qualsiasi momento, portata via proprio come i petali dei fiori di ciliegio.

Si crede che Hanami fosse presente come avvenimento celebrato dai nobili nel periodo di Nara . Durante tale periodo , erano però i fiori di pruno ad essere ammirati ,solo nel successivo Heian jidai , inizia la celebrazione dei fiori di ciliegio. La parola hanami compare per la prima volta nel racconto Genji Monogatari, scritto dalla dama di corte Murasaki Shekibu intorno all'anno mille 



E' dagli inizi del X secolo , che la parola "fiore" è usata come nome per i fiori di ciliegio, e assume la simbologia rappresentativa della bellezza femminile .

Nel periodo Muromachi l'osservazione floreale riservata all'aristocrazia si diffonde anche alla classe dei samurai ed in seguito anche presso la popolazione comune. Si riscontra che le usanze di Hanami fossero ampiamente diffuse tra la gente già nel periodo Edo ,parallelamente si sviluppa un'intensiva piantumazione di nuovi alberi di Sakura al fine di creare vere e proprie aree e panorami dediti all'esposizione della fioritura.

E' dello stesso periodo storico la creazione di un dolce tradizionale dedicato alla festa " 花見団子 " [hanami dango], gnocchi di riso glutinoso, rosso chiaro riferito alle corolle fiorite,bianco ai rigori invernali trascorsi e verde dedicato all'estate che verrà. 

Oggi in Giappone, circa l'80% dei fiori di ciliegio sono rappresentati dalla varietà botanica detta Somei Yoshino dobbiamo la sua importante presenza numerica alla piantumazione massiccia di alberi dopo l'era Meiji. Altre varietà di fiori di ciliegio più o meno antichi e diversi tra loro, danno alla stagionalità di Hanami diversi tempi di fioritura.




Ecco il calendario aggiornato e per chi, invece, non può godersi lo spettacolo direttamente sul posto, gli consigliamo di andare per parchi in cerca di sakura e approfittarne per un bel pic-nic primaverile.
Chissà se qualche petalo vi colpirà....porta fortuna!


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