Autunno in Giappone: i Momiji lasciano il posto ai Sakura




SPUNTANO I SAKURA IN AUTUNNO

In questi giorni, un'anomala ondata di caldo sta colpendo il Giappone. La temperatura di Tokyo sta infatti superando i 30°C.
Siamo ancora lontani per ammirare il momiji-gara, la fioritura delle foglie tipiche dell'autunno giapponese quando le foglie degli alberi incominciano ad ingiallire per raggiungere il massimo splendore con l'arancio e il rosso, regalandoci paesaggi fantastici. 
Se siete in partenza in questi giorni, invece, troverete degli alberi di sakura che fiorisono. Sono infatti tantissime le segnalazioni che arrivano alle stazioni meteorologiche che immortalano i ciliegi in fiore.
Gli scenziati attribuiscono la colpa ai forti tifoni estivi appena terminati che hanno letteralmente spazzato via le foglie dagli alberi impendondogli di creare le gemme.
I nostri amici di Tokyo ci mandano queste foto incredule e quasi quasi, dato che quest'anno non siamo andati in aprile, potremmo prendere al volo un aereo e goderci questi sakura super precoci.

Lo stesso sito web di meteorologia Wni, attribuisce la natura dello strano fenomeno ad uno strascico dei tifoni che hanno colpito il sacro suolo di Amaterasu. Durante l’estate infatti, quando la maggior parte delle proteine di crescita delle piante viene prodotta, le foglie di ciliegio rilasciano anche ormoni nelle gemme che impediscono loro di fiorire accidentalmente troppo presto. I tifoni, tuttavia, hanno scatenato venti così potenti da spogliare le chiome di molte di queste foglie, e allo stesso tempo ne hanno danneggiate altre trascinando il sale dall’Oceano. Così, senza le foglie che rilasciano gli ormoni soppressori, e con le temperature medie che in autunno sono simili a quelle della primavera, il ciclo della vita degli alberi è stato completamente stravolto. 

Tecnicamente, si potrebbe ipotizzare che quella in atto sia quindi la fioritura della prossima primavera, con 6 mesi di anticipo. Così come il senso più vero dello yamato-damashii: quello di un’esistenza seppur passeggera, malinconica e appena a un filo, allo stesso tempo imprevedibile come un ciliegio che fiorisce in autunno.

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